Roverismo



Roverismo

Lo scopo principale del Roverismo, come ben sappiamo, è la formazione dei futuri cittadini. Oggi il metodo si è evoluto notevolmente rispetto a come lo presentava BP alle origini e ancora si aggiorna al mutare dei tempi. Tuttavia tutti i regolamenti di branca di qualsiasi associazione fanno esplicito riferimento a questo testo di Baden-Powell, perché questo sistema educativo di sua ideazione qui affonda le radici. E’ importante conoscere gli elementi fondamentali che hanno dato vita al movimento e al sistema per comprendere lo spirito e i valori che lo animano.

Abbiamo uno splendido materiale e risultati che mostrano ciò che i nostri uomini possono essere se li si educa in maniera virile; ed abbiamo d’altra parte esempi per dimostrare quali individui spregevoli possano divenire se lasciati andare alla deriva verso bettole ed ambienti corrotti.

I quattro scopi essenziali della formazione scout nella scienza dei boschi consistono nello sviluppo di questi punti:
-    carattere ed intelligenza
-    abilità manuale e destrezza
-    salute e forza
-    servizio del prossimo e doveri del cittadino.

Benché sufficiente a se stesso l’uomo dei boschi non ha nulla dell’uomo sufficiente. E’ un diamante grezzo; ma un gentiluomo, cavalleresco quanto i cavalieri dei tempia antichi.

Nel paragrafo sul metodo BP cita un esempio, com’è suo solito fare. Le varie attività che elenca nel brano sono le stesse del metodo, il protagonista è il Rover-tipo.

Mentre scrivo queste righe c’è qui, accampato nel mio giardino, un esempio vivente di ciò che spero possa essere il risultato di questo libro, su più larga scala.
Lo spero di tutto cuore.
E’ un solido Rover, di circa diciotto anni, cioè un giovane che sta preparandosi ad essere uomo. E’ venuto a piedi da lontano con lo zaino sulle spalle, nel quale aveva una tenda leggera, la coperta, il materiale da cucina, i viveri.
Porta con sé un’accetta ed il lasso. Ha nella mano un utilissimo bastone, il cui pomo è stato curiosamente intagliato da lui stesso.
Oltre a questo carico porta con sé qualche cosa di più importante, un sorriso gioioso sul suo volto abbronzato.
La notte scorsa ha dormito all’aperto sotto la pioggia e con un vento violento, benché io gli avessi offerto di coricarsi sotto un tetto. Fece semplicemente notare, con una risata, che l’estate era stata molto calda e che un po’ di vento freddo era un cambiamento che gli avrebbe fatto bene. Amava la vita all’aria aperta. Preparava lui stesso i suoi pasti e si procurava tutte le comodità possibili con tutto lo spirito di risorsa di un vecchio campeggiatore.

Oggi ha mostrato agli Scouts della zona come servirsi dell’accetta per ottenere i migliori risultati, ed ha provato loro che egli sapeva “beccare” un uomo con il suo lasso senza sbagliare. Riconosceva gli alberi dalla corteccia e gli uccelli dal canto. Ed era in grado di arrampicarsi su qualsiasi albero o roccia in cui si imbattesse. Era in somma un giovane uomo dei boschi, sano, gioioso, abile. E tuttavia questo giovanotto è un abitante di città, ma uno che ha saputo fare di se stesso un Uomo.

Sei stato educato a scuola in una classe, come uno di un gregge. Ti hanno insegnato gli elementi generali del sapere e ti è stato insegnato come imparare.
Ora spetta a te come individuo di andare avanti e di imparare da solo quelle cose che rafforzeranno il tuo carattere e ti aiuteranno a riuscire nella vita facendo di te un uomo.
Ti mostrerò in ogni caso un modo per arrivarci: è di diventare un Rover, uomo dei boschi.

Passa subito in seconda battuta alla “fraternità rover”. Il fatto di trattarla prima degli altri argomenti le dà grande importanza.

I Rovers formano una fraternità dell’aria aperta e del servizio. Essi fanno uscite sulla strada e campeggiano nei boschi; sono capaci di cavarsela da soli, ma sono altrettanto capaci e pronti ad aiutare gli altri.

Non è solo una fraternità, ma una fraternità gioiosa, con il suo cameratismo dei campi, la sua uniforme, le sue sedi o luoghi di riunione, in tutto il mondo.
Poiché è una fraternità di gente che va alla ventura, puoi, se ne sei membro, estendere i tuoi viaggi ai paesi stranieri e colà fare amicizia con Rovers di altri Paesi.
Questo aspetto del nostro movimento è non solo interessante ed educativo, ma costituirà anche una tappa effettiva nell’assicurare la pace futura del mondo mediante la reciproca buona volontà.
Quest’ultimo passaggio è di gran rilievo, perché va oltre il roverismo in sé. Dopo la Grande Guerra la spinta al processo di pacificazione portata dagli scaut attraverso reciproci scambi culturali, mantenimento di corrispondenze, visite e formazione di rapporti interpersonali, è stata di grande utilità.

“L’arte del campeggiare” è il terzo punto trattato. Nell’esercizio di questo BP conta naturalmente sul bagaglio di esperienza e conoscenza già acquisito dal Rover nel cammino della precedente branca.

Ho avuto la fortuna di campeggiare in moltissime parti del mondo: nelle foreste del Canada, nella giungla dell’Africa Centrale, nel deserto dell’Egitto, sui fiumi norvegesi, nel veld dell’Africa del Sud, sulle montagne dell’Himalaya ecc. Tutte queste regioni hanno il loro fascino; eppure il tuo paese ha una bellezza e un fascino tutti suoi, che per quanto tu possa viaggiare lontano è difficile superare.
Lì hai le gioie del campo quasi sulla porta di casa, col minor costo possibile in termini di tempo, di quattrini e di comodità.
Fuori dalle esalazioni soffocanti e dall’aria riciclata della città rumorosa ti ritrovi in mezzo alle brezze vivificanti delle colline libere e respirando a pieni polmoni l’aria pura, acquisti “un sangue nuovo nelle vene e una vita nuova nel cervello”.
E, mentre procedi col passo infaticabile di una forma fisica perfetta, assaporerai la gioia di vivere. Attraverso monti e valli, con le bellezze del paesaggio mutevoli ad ogni passo, ti senti un uomo libero. Il paesaggio è tuo perché tu lo contempli, sei libero di andare e libero di fermarti e libero di piantare la tua tenda dove vuoi.

In ogni modo, attraverso la pratica della vita all’aperto ti procuri la destrezza, le conoscenze e la fiducia in te stesso dell’uomo dei boschi, ciò che ti rende tanto più efficiente nel tuo mestiere, qualunque esso sia; guadagni la capacità di apprezzare le bellezze e meraviglie della Natura; e più specialmente ti mette in grado di rendere servizio agli altri come un buon cittadino.
Il cattivo cittadino è colui che cerca soltanto il suo benessere personale: il buon cittadino è colui che è pronto a dare una mano alla comunità in qualunque momento.
Il compito del Rover, perciò, è di imparare ad essere pronto e ad essere in grado di fare ciò che occorre in caso d’emergenza per il bene degli altri.

Per “gioie della strada” BP intende escursionismo e hike a tutto spiano.

Non c’è alcun piacere che si avvicini a quello di prepararsi il proprio pasto alla fine del giorno su un piccolo fuoco di braci ardenti, e nessun profumo vale l’odore di quel fuoco.

Nessuna veduta vale quella che godi dal tuo ricovero sul pendio selvoso. Nessun sonno vale quello all’aria aperta con una calda coperta e un buon strato di carta sotto di te. […]
La voce della notte e la compagnia delle bestie e degli uccelli ti fa sentire compagno di tutti loro nella fraternità della Natura.
La pioggia? il freddo? Sì, suppongo che vengano, ma finirai veramente per non farci più caso, quando avrai preso l’abitudine di campeggiare ad ogni fine settimana. […]
I bizzarri fratelli della strada che incontrerai, e la fraternità che unisce quelli che vivono all’aria aperta ti daranno molte nuove idee e una nuova e più ampia prospettiva sulla vita da molti nuovi punti di vista.
Con questa apertura di un nuovo e più umano lato della tua personalità potrai, se vuoi, fare delle tue uscite vere avventure da cavaliere errante, compiendo buone azioni a vantaggio di tutti quanti lungo la via.

Di seguito BP riprende a grandi linee i principali punti di tecnica scaut, presentandoli al lettore aspirante Rover, che non è stato esploratore.
Successivamente detta le prime norme del movimento. E’ chiaro che oggigiorno non hanno più nessuna esecutività, ma comunque sono state incorporate negli stessi regolamenti moderni.

Scopo: Il fine del Roverismo è la fraternità e il servizio degli altri.
(N.B. Occorre osservare che le norme date in questo capitolo sono soggette a modificazioni secondo le epoche e i paesi.)

Lo scopo della formazione rover è di consentire ai giovani di diventare cittadini felici, sani ed utili e di dare a ciascuno la possibilità di costruirsi un avvenire professionale adeguato.
Esso offre uno scopo al ragazzo che ha superato l’età da esploratore per restare sotto buone influenze nell’epoca difficile della sua vita, quando sta proprio per diventare adulto.
Offre una forma di Scautismo  adatta ai giovani, con le gioie della vita all’aperto e della scienza della natura.

E’ da tutti riconosciuto che, perché un Rover possa attuare convenientemente il suo ideale di fraternità e di servizio, è necessario che egli continui o cominci la sua formazione nelle varie forme di attività scout che lo aiuteranno a sapere come badare a se stesso e ad affrontare senza perdere la testa qualsiasi situazione che possa presentarsi. Di conseguenza ci si attende da lui che, dopo un certo periodo di tempo, dimostri […] la sua capacità in determinati campi.

Poiché il fine della squadra non è solamente quello di primeggiare nei giochi, i suoi membri comprenderanno che il Roverismo non lo si pratica soltanto per puro passatempo dei suoi singoli membri, ma per l’occasione che esso dà loro di qualificarsi per fare un buon lavoro e svolgere un servizio per il prossimo.

Per quanto strano possa sembrare le Leggi Scout BP le inserisce solo in questo libro rivolto ai Rover, non le si ritrova neanche nel testo fondamentale di “Scautismo per Ragazzi”, dove invece compare il Codice dei Cavalieri. Questo probabilmente perché ritiene che un giovane più grande possa comprenderle più affondo e soprattutto prenderle con maggiore serietà.
Il testo riportato è quello scritto di suo pugno, ad oggi ogni associazione ha le sue, che sempre fanno riferimento a quelle originarie del fondatore. Da notare anche il modellamento dei commenti operato da BP, per adattarle al Roverismo.
Per l’importanza del testo viene riportato per intero.

La parola “Rover” indica un vero uomo ed un buon cittadino. La legge dei Rovers è la stessa degli Scouts, nella lettera e nello spirito, ma deve essere considerata da un diverso punto di vista, che è quello dell’adulto. In entrambi i casi, il principio fondamentale della Legge Scout esclude risolutamente l’egoismo e spalanca la porta alla buona volontà ed alla disponibilità verso gli altri. Non prenderla come istruzione alla pietà, ma come orientamento per la formazione dell’uomo adulto.


Lo Scout considera suo onore di meritare fiducia.
Lo Scout è fedele al Re, ai suoi Capi, ai suoi genitori, ai suoi datori di lavoro e a coloro che sono sotto di lui.
Lo Scout considera suo dovere rendersi utile ed aiutare il prossimo.
Lo Scout è amico di tutti e fratello di ogni altro Scout, a qualunque classe sociale appartenga.
Lo Scout è cortese.
Lo Scout è amico degli animali.
Lo Scout obbedisce ai suoi genitori e ai suoi Capi senza discutere.
Lo Scout sorride e zufola davanti a qualsiasi difficoltà.
Lo Scout è economo.
                                         Lo Scout è puro nei pensieri, nelle parole, nelle azioni. 




Lo Scout considera suo onore di meritare fiducia.
    Come Rover nessuna tentazione, per quanto grande o per quanto segreta, ti convincerà a compiere un’azione disonesta o losca, per piccola che sia. Non ti rimangerai alcuna promessa una volta fatta.
“La parola di un Rover vale quanto la sua firma”.
“Per il Rover la verità è nient’altro che la verità”.

Lo Scout è fedele al Re, ai suoi Capi, ai suoi genitori, ai suoi datori di lavoro e a coloro che sono sotto di lui.
Come buon cittadino fai parte di una squadra che “gioca il gioco” onestamente per il bene di tutti. Il tuo Re, come capo dell’Impero, deve poter contare su di te, così come il Movimento scout, i tuoi amici e compagni di lavoro, i tuoi datori di lavoro e i tuoi dipendenti devono esser certi che tu farai del tuo meglio per loro, anche se essi possono non sempre essere proprio all’altezza di come li vorresti. Inoltre, devi esser fedele anche verso te stesso. Non abbasserai la tua dignità giocondo il gioco in maniera meschina. Non abbandonerai mai alcun uomo, e neppure una donna.

Lo Scout considera suo dovere rendersi utile ed aiutare il prossimo.
Come Rover, il tuo scopo più alto è di SERVIRE. Si può contare su di te, sapendo che in ogni momento sei pronto a sacrificare il tuo tempo o affrontare fastidi e, se occorre, dare la vita stessa per gli altri. “Il sacrificio è il sale del Servizio”.
  
Lo Scout è amico di tutti e fratello di ogni altro Scout, a qualunque classe sociale appartenga.
Come Rover, tu riconosci che gli altri sono, come te, figli del medesimo Padre e perciò non tieni conto delle differenze di opinione, di casta, di religione o di nazionalità. Tu sopprimi i tuoi pregiudizi e cerchi ciò che in loro è di buono; qualsiasi sciocco può criticare i loro difetti. Se tu pratichi questo amore per gli uomini degli altri paesi e contribuisci a realizzare la pace e la buona volontà tra i popoli, quello è il regno di Dio sulla terra.

Lo Scout è cortese.
Come i cavalieri di altri tempi, come Rover sei, naturalmente, educato e premuroso con le donne, le persone anziane e i bambini. Ma, ancor meglio, sei cortese anche con i tuoi antagonisti.
“Chi ha ragione non ha bisogno di montare in colera; chi ha torto non può permetterselo”.

Lo Scout è amico degli animali.
Riconoscerai il tuo cameratismo verso le altre creature di Dio poste, come te, in questo mondo, per un tempo limitato a gustare le gioie dell’esistenza. Maltrattare un animale è recare offesa al Creatore.
“Un Rover deve avere il cuore generoso”.

Lo Scout obbedisce ai suoi genitori e ai suoi Capi senza discutere.
Come Rover, t’imponi da te una disciplina e ti metti prontamente e volontariamente a disposizione delle autorità costituite per il bene comune. La comunità più disciplinata è la più felice, ma la disciplina deve esprimersi dall’intimo di ciascuno e non essere imposta dal di fuori. Di qui il più grande valore dell’esempio che darai agli altri a questo proposito.
  
Lo Scout sorride e zufola davanti a qualsiasi difficoltà.
Come Rover si guarderà a te come a colui che non perde la testa e tiene duro in qualsiasi crisi, con gioioso coraggio ed ottimismo.
“Se non perdi la testa, allorché tutti attorno a te la perdono e ne danno a te la colpa, […] allora sarai un uomo, figlio mio!”*.
* Citazione del noto poema di Kiplin, If.

Lo Scout è economo.
Come Rover penserai all’avvenire e non sprecherai né tempo né denaro in piaceri immediati, ma piuttosto utilizzerai le occasioni presenti tenendo d’occhio il successo futuro. Agisci con il proposito di essere non di peso, ma di aiuto agli altri.

Lo Scout è puro nei pensieri, nelle parole, nelle azioni.
Come Rover ci si aspetta da te che tu sia non solo di animo puro, ma anche di volontà pura; capace di dominare ogni tendenza e intemperanza sessuale; di dare agli altri l’esempio di essere puro e schietto in tutto ciò che pensi, dici o fai.

Vi è un undicesimo articolo della Legge Scout, un articolo che non è scritto, e cioè: “Lo Scout no né uno sciocco”. Ma vorrei sperare che questo articolo non si necessario nella Legge dei Rovers. E tuttavia, come Rover dovrai ricordare che, varcando la soglia dell’adolescenza verso l’età adulta, non ti  troverai più ad imparare ad osservare la Legge Scout, ma ormai la starai concretamente usando come guida alla tua condotta di vita. Per di più sei ora nella posizione di responsabilità di chi dà un esempio agli altri, esempio che potrà condurli verso il bene o verso il male, a seconda che tu modelli o no la tua condotta sulla Legge Scout, e di quanto a fondo tu mantieni la Promessa che hai fatto sul tuo onore, come Rover, di offrire buona volontà ed aiuto a chiunque.

Continua in prosa a parlare della Legge Scaut e del fenomeno che si osservò durante la Prima Guerra Mondiale, quando masse di soldati inglesi fecero la fila per pronunciare la promessa ed entrare nel movimento. Ciò era stato dovuto, proprio, all’attrazione esercitata dal testo della legge, che aveva fatto scoprire a questi uomini l’“Io” interiore, tanto calpestato e ignorato dal mondo militare.

Durante la Grande Guerra gli Scout contribuirono con loro sottoscrizioni a mantenere parecchi circoli ricreativi per soldati nelle retrovie del fronte.
Alle pareti di quei locali era appesa la Legge Scout. Accadeva che, quando gli uomini stavano per tornare in linea nelle trincee del fronte, essi sentissero di doversi confrontare con essa.
Più d’uno di loro comprese allora, per la prima volta, che, per quanto avesse ricevuto un’istruzione a scuola come uno del gregge, ascoltando prediche in chiesa come uno del gregge, fosse stato istruito nell’esercito come uno del gregge, egli era in realtà un essere unico che aveva una sua propria esistenza, una propria consapevolezza e una propria anima, e che tutto ciò poteva ora essergli tolto da un momento all’altro dalla Morte.
Era turbato sentendo di non avere alcun preciso conforto spirituale a cui rivolgersi ed a cui afferrarsi. Aveva scarsa cognizione della religione o di Dio, eppure sentiva di aver bisogno di qualche cosa del genere, non sapeva che cosa.
Poi vedeva la Legge Scout e la leggeva, la rileggeva, e ci faceva sopra le sue riflessioni.
Ecco finalmente qualcosa che egli poteva metter in pratica e che sembrava potergli far del bene.
Veniva allora a chiedere se poteva mettere la sua firma là sotto. Sentiva che, se avesse messo in pratica i suoi comandamenti fin dove avesse potuto, avrebbe almeno avuto il conforto di sapere che prima di morire aveva fatto del suo meglio, e nessuno uomo può far più di tanto.
Ebbene, noi gli davamo la possibilità di “metter la firma”; e la conseguenza fu che il caso che ho descritto non fu il solo, ma ci furono centini di uomini che vennero a promettere di fare del loro meglio per osservare la Legge Scout.
Per voi che leggete questo libro le cose non si presentano molto diverse. Siete stati per lo più educati come uno del “gregge”, siete in procinto di andare in linea nella battaglia della vita, un giorno, presto o tardi, la morte vi porterà via. Ma quando arriverà quel momento il vostro solo pensiero sarà: “Ho tentato di fare ciò che valeva la pena di fare, ovvero ho sprecato il mio tempo?”.
Così ti suggerisco di fare ciò che facevano quegli uomini al fronte. Leggi la Legge Scout, pensaci sopra, e poi “mettici la tua firma” come Rover.

BP ha schematizzato, di suo pugno, in un’appendice le attività di formazione Rover (per motivi di formattazione non è riportata). E le ha poi descritte nel paragrafo successivo, definendo l’importante distinzione tra: “Servizio Scout” e “Servizio Civile”.

Il servizio è lo sbocco pratico dello Scautismo per i Rovers.
Tutti i Rovers dovrebbero essere incoraggiati ad aiutare in ogni modo possibile lo svolgimento della attività dei loro Branchi e Reparti o di quelli di altri Gruppi. Essi guadagneranno così quell’esperienza pratica nella formazione di Scouts che li aiuterà a divenire Capi Unità ed in futuro padri. Dovrebbero essere loro date responsabilità in settori definiti in aiuto ai Capi Unità del Gruppo.

Naturalmente le attività possono rientrare in due categorie:
a) Servizio scout; b) Servizio pubblico.
a) Servizio nel proprio Gruppo come Capi Branco, Segretari, Organizzatori di giochi, Istruttori di specialità, Esaminatori per specialità, Membri di Comitati, Aiuto Capi Reparto* ecc.; servizio in aiuto ad altri Gruppi; Scout nautici; assistenza a Scouts negli ospedali e in case private; aiuto per raduni, attività sportive, campi ecc.
b) Si possono formare ed allenare le pattuglie come “Nuclei locali di Pronto Intervento” per servizi come i seguenti:
Pronto soccorso in caso di incidenti.
Assistenti agli uffici di assistenza sociale nelle fabbriche, nei centri di ricreazione ecc.
Guardacoste o Assistenti alla Guardi Costiera.
Portaordini ciclisti e motociclisti.
Aiuti od istruttori di specialità in Reparti scout, ricreatori, circoli giovanili ecc.
Vigili del Fuoco in villaggi, città, fabbriche, ospedali ecc.
Addetti ai salvataggi in acqua: barche di salvataggio e salvagente.
Agenti speciali od assistenti della polizia.
* E’ importante ed opportuno rilevare che qui BP mentre consiglia il Rover di assumere il servizio di Capo Branco, non ritiene che lo stesso possa coprire l’incarico di Capo reparto – evidentemente riservato nel suo pensiero all’uomo completo – ma al massimo quello di Aiuto Capo reparto.
Tutte le attività elencate, inoltre, sono oggi di scarsa fattibilità, poiché fanno riferimento ad un’utilità e accessibilità passata.

Un curioso spazio viene dedicato alle “arrampicate”.

Non conosco nessun esercizio fisico migliore di questo, poiché esso non soltanto allena e sviluppa ogni muscolo del corpo, ma anche perchè spinge alla vita sana, alla moderazione nel mangiare, nel bere e nel fumare, e favorisce la padronanza dei nervi, la forza di resistenza e lo spirito di risorsa, oltre ad essere la forma di ricreazione più salutare, più piacevole e più virile.

Nel descrivere il servizio al prossimo BP fa degli esempi concreti di attività, che possono, o meglio potevano essere svolte dai gruppi. Come per quelle di cui sopra la realizzazione al giorno d’oggi è alquanto difficoltosa.

Corpo di pronto intervento
Pochi anni fa a Copenaghen mi fu mostrata l’organizzazione ed il funzionamento della Brigata di pronto intervento di quella città. […] E’ un’organizzazione che unisce le caratteristiche dei Vigili del Fuoco e di un Ambulatorio di Pronto Soccorso ed offre ai Rovers una forma particolarmente preziosa di servizio pubblico sia nelle città che nelle campagne. […]
Il corpo era preparato ad affrontare incidenti causati da esplosioni di varie specie di gas, di prodotti chimici ecc.; suicidi per veleno, strangolamento e simili; era in grado di identificare assassini dai più piccoli indizi; era a conoscenza dei mezzi per riparare aeroplani danneggiati e per intervenire in caso di disastri ferroviari, crolli di case, caduta di piante, ed i molti incidenti minori ai quali sono soggetti i lavoratori a causa delle macchine di fabbrica o agricole, cani arrabbiati, tori ecc. […]
Una persona che ha simili interessi ed attività non ha mi tempo di stare con le mani in mano o di pensare che la vita non abbia alcun godimento in se stessa.

Servizio di polizia
“Durante il recente tragico incendio di Newhaven (Connecticut), nel quale sette persone persero la vita e più di settantacinque furono ferite, gli Scouts prestarono un servizio degno di nota.
In tre distinti incroci gli Scouts notarono la congestione del traffico e l’assenza di vigili in servizio, e in ciascun caso si misero in mezzo alla strada a dirigere il traffico per più di due ore sotto una pioggia scrosciante.
Altri Scouts fecero un buon servizio aiutando gli infermieri degli ospedali a trasportare rapidamente i pazienti dai posti di pronto soccorso ai letti in corsi, rendendo così più sollecita l’accettazione dei sopravvenuti”.
Questo fatto suggerisce una forma di servizio per la quale i Rovers o gli Scouts farebbero bene a preparasi in collaborazione con la polizia e le autorità ospedaliere dei loro distretti.

Parlando della gioia di vivere BP cita uno scrittore inglese. Il messaggio che lancia, anche in altre parti del libro, è che nonostante le avversità della vita comunque bisogna sforzarsi di essere gai ed evitare di pietrificare il cuore.

A.C. Benson dice in The House of Quiet [= “La Casa del Riposo”]:
“Una vita per essere felice deve essere composta in modo equilibrato di attività e piacere, usando quest’ultima parola nel suo senso migliore”. “Io traggo dalla Natura, in modo sempre maggiore, le più vere e più pure gioie”.
“Ho provato per esperienza che una vita travagliata da molti svantaggi non deve mai precipitare nella scontentezza, freddezza o durezza di cuore”.
Egli non precisa qui, anche se lo ammette implicitamente altrove, che il servizio per gli altri rende completa la felicità.
Io sono d’accordo con lo scrittore citato: datemi cioè per puro godimento l’aria aperta e la campagna, anche se non sia possibile avere le foreste vergini e le montagne. […] Nondimeno vi sono i fine settimana che ci danno la possibilità di hikes ed escursioni che, sebbene brevi, possono tuttavia essere combinate in modo da apportare moltissima gioia profonda.

Ancora ritorna l’importanza di dare l’esempio, che è la “responsabilità di un Rover”. Secondo BP l’educazione viene per buon parte trasmessa da questo metodo più che altri.

Ricordati che come Rover, oltre a fare di te stesso un uomo migliore e un miglior cittadino, che tu lo sappia o no sei osservato dai ragazzi del tuo Gruppo scout e delle vicinanze. I ragazzi sono dei terribili imitatori ed uso l’aggettivo terribile deliberatamente, perché ci si riempie di terrore quando pensiamo a quanto male o a quanto bene possiamo fare ai ragazzi con l’esempio che diamo loro.
Sono prontissimi a fare un eroe di qualcuno che sia più grande di loro e che abbia conquistato la loro ammirazione con la sua personalità o per qualche cosa che abbia fatto. […]
Avviene così che come Rover o ragazzo più grande, trai tuoi fratelli più giovani, hai sulle spalle una responsabilità di cui all’inizio potresti non esser consapevole. Puoi star guidando al bene o al male molti ragazzi secondo quello che tu stesso fai o dici.

Fai attenzione, se non per te stesso, almeno per riguardo a loro. Vedi da te stesso che hai una stupenda opportunità, se vuoi coglierla, per fare un gran bene ai tuoi fratelli più giovani. Puoi dar loro col tuo comportamento la linea da seguire nella direzione di una gioiosa e virile amicizia, di un retto modo di vita e di un modo pulito di parlare.

“Un servizio più alto per i Rovers”. BP lo definiva il più importante: il servizio nelle unità. Quel servizio interno alle associazioni che dà molto di più al Rover rispetto a chi riceve il suo lavoro. E’ un’occasione di formazione sul campo fondamentale, perché permette al giovane di guardare l’esperienza fatta precedentemente dall’esterno e con altri occhi, di comprendere la posizione e le difficoltà di un capo, di insegnare, di capire le differenze di metodo da una branca all’altra, ma soprattutto avere a che fare in prima persona con bambini e ragazzi e comprendere i migliori approcci possibili per conoscerli ed educare. Quest’ultimo punto secondo BP aiuta anche nella paternità.

Tra le varie forme di servizio che ti sono state suggerite quella di collaborare a dirigere un Reparto di Scouts o un Branco di Lupetti può sembrare a prima vista piuttosto piccola. Ma se la consideri bene vedrai che in realtà è un servizio dei più grandi, se non il più grande fra tutti. È il più facile di tutti da intraprendere perché  l’occasione di esso è alla tua portata come Rover, ma allo stesso tempo è un servizio nel quale potrai ottenere grandi risultati aiutando dei ragazzi a divenire adulti; e questi risultati ti si renderanno visibili, dato che i ragazzi crescono sotto la tua mano. E tali risultati potranno essere di grandissimo valore per il tuo paese. […]
I Rovers che daranno un aiuto nella formazione o nella gestione dei loro Reparti o Branchi, in particolare in occasione dei loro campi, faranno un servizio di valore inestimabile. E sarà tale da dare, in pari tempo, a loro stessi un’onesta soddisfazione. Chiunque abbia insegnato ad un cavallo o ad un cane ad essere obbediente e ad eseguire dei giochi ne ha provato l’interesse e la ricompensa, ma quanto più grande è questa nel caso di giovani animali umani, quando si vede il loro carattere mutarsi e formarsi sulla retta via per la vita! Allora si sente veramente di aver fatto qualche cosa che valeva la pena.

Dedica nuovamente alcune righe alla paternità, valorizzando il roverismo come metodo efficace anche per la formazione di un futuro genitore.

Un giorno sarai tu stesso padre. Spetterà a te il dovere di instradare ragazzi e ragazze nel mondo e di dar loro una mano amica perchè si avviino con successo nella vita. Se fallirai in questo e li lascerai solamente andare alla deriva nella fannulloneria e nella miseria sarai colpevole di uno spregevole crimine.

Ecco che attraverso il Roverismo avrai la possibilità di mettere davvero in pratica alcune delle migliori e delle più utili funzioni paterne. Potrai trasmettere al ragazzo quelle giuste aspirazioni e quelle salutari attività che in definitiva gli insegneranno a “condurre la sua canoa”, e sarai in buona posizione per poterlo mettere in guardia contro gli scogli che incontrerà a sua volta sul suo cammino.
BP con l’espressione “un buco è fatto soltanto per essere rattoppato” intende dire che qualora si abbia una caduta, urtando uno scoglio, bisogna avere la forza di rialzarsi e non perdere la speranza

… lo stesso è per te che puoi avere urtato contro uno scoglio nella tua vita.

Non credere di esser rovinato se questo ti è accaduto. Affrettati a riparare la barca prima di affondare. Può essere un’impresa difficile, ma mettitici di buona lena e con ogni probabilità ci riuscirai. Usa i rimedi che ti ho suggerito nei capitoli precedenti, secondo il tipo di scoglio contro cui hai urtato, correggi i tuoi modi, e riprendi il tuo viaggio con cuore saldo e con maggiore vigilanza. Avendo una volta urtato contro un tronco sommerso, saprai meglio come evitarli; e potrai fare il tuo viaggio con altrettanto buon successo di qualsiasi altro.

In conclusione del libro BP lascia ai Rover lettori un estremo saluto.

Per me sono le dieci della sera della vita. Sarà presto tempo di andare a dormire. Per te sono le undici del mattino; ora di metà giornata. La migliore parte di essa è ancora dinanzi a te.
Ho avuto, quanto a me una giornata molto gradevole. Ha avuto le sue nubi e i suoi acquazzoni, ma ha avuto pure i suoi momenti di sole splendido.
Ma, quanto a te, cosa intendi fare, tu, della tua giornata? Potrà essere altrettanto felice, se soltanto vorrai che sia così. Ma non lo sarà se ti metterai ad oziare aspettando che succeda qualche cosa, o a sprecarne una parte dormendo.
Svegliati! Datti da fare! Hai soltanto una giornata di vita da vivere, perciò utilizzane al meglio ogni istante.
Dormirai tanto meglio, quando verrà il tempo d’andare a letto, se sarai stato attivo durante tutta la giornata.
Coloro che hanno notti senza requie e senza sonno sono quelli che hanno oziato durante il giorno.
La felicità è tua se soltanto guiderai correttamente la tua canoa. Con tutto il cuore ti auguro il successo e ti rivolgo l’augurio scout: BUON CAMPO.